Chi sono i possibili Presidenti della Repubblica, i grandi favoriti a pochi giorni dalla votazione per l’elezione.
Arrivati ormai a pochi giorni dalla votazione per il Presidente della Repubblica, secondo gli esperti sono 12 i possibili Presidenti della Repubblica, i profili forti che potrebbero spuntarla nella corsa al Quirinale per il post Mattarella.
I 12 possibili Presidenti della Repubblica
Mario Draghi, Presidente del Consiglio in carica, è il grande favorito anche se la sua promozione al Quirinale si è complicata negli ultimi giorni. La diffusione della variante Omicron e lo stato di emergenza legano il premier a Palazzo Chigi. Inoltre il rischio è che con l’elezione di Draghi al Quirinale la sua larga maggioranza di governo possa rompersi costringendo il nuovo Presidente della Repubblica ad indire nuove elezioni. Uno scenario non propriamente auspicabile.
Sergio Mattarella
Il nome di Sergio Mattarella rientra di diritto nella lista dei 12 possibili Presidenti della Repubblica ma la sua rielezione è di fatto impossibile. Il Capo dello Stato ha detto e ribadito di non essere intenzionato ad un secondo mandato.
Mario Draghi
Come detto, il Presidente del Consiglio è il grande favorito nella corsa al Quirinale ma la strada è piena di ostacoli. Il primo è la tenuta della sua maggioranza. Se dovesse lasciare il governo per andare al Quirinale la coalizione di governo potrebbe cadere. A quel punto la via sarebbe quella del voto anticipato. A meno che Draghi non riesca a trovare un sostituto gradito a tutte le forze politiche. Impresa difficile ma non impossibile.
Silvio Berlusconi
Quello di Berlusconi è l’altro nome caldo in questa corsa al Colle. Il leader di Forza Italia ha il sostegno del Centrodestra e potrebbe spuntarla alla prima votazione con la maggioranza assoluta. Se la sua candidatura dovesse arrivare ancora viva alla prima votazione con la maggioranza assoluta.
Giuliano Amato
Il nome di Giuliano Amato di fatto viene alla ribalta in occasione di ogni votazione per l’elezione del Capo dello Stato. Potrebbe essere una delle nomine sulle quali cercare un compromesso. Su Amato, però, pesa il fattore età.
Marta Cartabia
Anche quello di Marta Cartabia è un nome forte in questa corsa al Colle. Rispetto ad altri candidati ha il vantaggio di non avere un colore politico, quindi potrebbe essere una comoda soluzione di ripiego. Inoltre secondo alcuni è giunto il momento di affidare la guida del Paese ad una donna.
Maria Elisabetta Casellati
Il secondo nome in quota rosa è quello di Maria Elisabetta Casellati, Presidente del Senato. La sua candidatura è legata alla sua carica di prestigio. Difficilmente si giungerà su un accordo sul suo nome anche se la sua promozione al Colle lascerebbe vuota una casella importante, quella di Presidente del Senato, che potrebbe essere girata al Pd.
Letizia Moratti
Il terzo e ultimo nome in quota rosa è quello di Letizia Moratti, figura vicina a Silvio Berlusconi. Anche in questo caso parliamo di una candidatura debole.
Pier Ferdinando Casini
Nelle ultime settimane ha preso quota il nome di Pier Ferdinando Casini, un politico esperto e navigato. Non è una candidatura particolarmente forte ma il suo nome rientra nella lista dei 12 favoriti. Anche perché su questo profilo Centrodestra e Centrosinistra potrebbero trovare un accordo.
Dario Franceschini
Franceschini non si è mai esposto e non è intenzionato a farlo. Sicuramente è un punto di riferimento per il mondo del Centrosinistra e potrebbe trovare una sponda nel Movimento 5 Stelle.
Paolo Gentiloni
Volto dell’Italia in Europa, Paolo Gentiloni potrebbe fare ritorno in Patria da Presidente della Repubblica. È spiccatamente europeista e ha dimostrato di saper rappresentare il Paese in maniera equilibrata. Secondo il Centrodestra potrebbe essere troppo vicino a Bruxelles.
Romano Prodi
Per molti quello di Romano Prodi è un nome affascinante. Il diretto interessato si è tirato fuori dalla corsa per motivi di età. Potrebbe cambiare idea nel caso in cui avesse un largo sostegno? Difficile.
Walter Veltroni
Secondo i quirinalisti c’è anche Walter Veltroni nella corsa al Colle. Come altri candidati, anche lui non si è esposto, probabilmente perché consapevole del fatto che esporsi significa bruciare la propria candidatura. Resta ai margini della corsa ma potrebbe tentare il sorpasso all’ultima curva.
Un testa a testa tra Draghi e Berlusconi?
La sensazione è che si arrivi alla prima votazione con un testa a testa tra Draghi e Berlusconi, i due grandi favoriti ma che per arrivare al Colle devono percorrere una strada difficile, tortuosa. In caso di errore di uno dei due o di entrambi, la scelta potrebbe ricadere su un terzo profilo, e a quel punto potrebbe spuntarla chiunque.